Un’inedita inchiesta storico-sociologica su repressione, spionaggio e provocazione

Saper Tacere di Victor Serge: la verità su spionaggio, repressione e provocazione

Cos’hanno in comune i servizi segreti nella Russia degli zar, l’omicidio Moro, un ex hacker vietnamita e la sicurezza informatica degli attivisti che operano nell’era di Assange?

Cosa si può imparare oggi, nell’era della sicurezza informatica, da un libro sullo spionaggio scritto all’alba della Rivoluzione russa e mai pubblicato nella sua versione integrale in Italia?

La risposta a queste domande è contenuta nella prima versione integrale in italiano del libro Saper Tacere di Victor Serge, finalmente disponibile in una versione completa, ampliata da una sezione postuma sulla sicurezza informatica per attivisti e uomini liberi, e da un saggio inedito sulla provocazione scritto di Ugo Mattei.

 

In questo articolo esamineremo tutto quello che devi sapere su repressione, sorveglianza, spionaggio e provocazione, partendo dai tempi della Russia degli Zar, passando per gli anni di piombo italiani, arrivando fino all’era digitale. Imparerai come sono nate le polizie segrete, e perché conoscerene la storia ti sarà utile anche per prevenire accessi non autorizzati ai tuoi dispositivi digitali.

 

Utilizza il menu per andare direttamente all’argomento che ti interessa di più, ma sappi che questa guida è stata creata per essere letta nella sua interezza… per cui ti consigliamo di leggerla nella sua interezza!

 

Incominciamo.

Il libro Saper Tacere di Victor Serge è un compendio di informazioni, storie e conclusioni su repressione, sorveglianza, spionaggio e provocazione. La sua pubblicazione originale risale a 100 anni fa, ma la sua importanza è ancora attuale oggi. Proprio per questo, abbiamo deciso di pubblicarlo nella sua versione integrale per la prima volta in Italia. 

 

Inoltre questa nuova edizione include una guida alla sicurezza informatica per attivisti contemporanei, curata da Giò Fumagalli, e un saggio inedito di Ugo Mattei sulla genealogia della provocazione.

Una foto di Victor Serge, all'epoca del processo alla Banda Bonnot

Il libro per capire repressione, sorveglianza, spionaggio e provocazione

Senza troppi giri di parole: se sei interessato alle tematiche di repressione, sorveglianza, spionaggio e provocazione questo libro è il libro che fa per te.

L'Ochrana degli Zar: la madre di tutte le polizie segrete

Partiamo dal principio. Quando i rivoluzionari assunsero il controllo dei luoghi del potere nel morente impero zarista, si verificò un evento unico nella storia: i rivoluzionari di tutta le Russie entrarono negli uffici dei servizi segreti che per decenni li avevano infiltrati e spiati, prendendo possesso di archivi che raccontavano quasi un secolo di repressione, terrorismo, provocazione e spionaggio sul suolo russo.

 

Si trattava di un’occasione d’oro per i rivoluzionari di tutto il mondo: l’Ochrana degli Zar era infatti la polizia segreta più all’avanguardia tra le forze al servizio delle corti europee e avere accesso ai suoi archivi significava poter diffondere informazioni essenziali sul funzionamento occulto della macchina di spionaggio e repressione più potente d’Europa.

Victor Serge: prime informazioni su repressione e totalitarismo

ochrana
Foto di gruppo dell'Ochrana - San Pietroburgo 1905

Nominato commissario degli ex archivi del Ministro dell’Interno russo dal neonato governo rivoluzionario, Victor Serge non si face sfuggire l’occasione: studia gli archivi dei servizi segreti che fino a quel momento avevano colpito e infiltrato intere generazioni di ribelli in Russia, e pubblica Les Coulisses d’une sûreté générale. Ce que tout révolutionnaire devrait savoir sur la répression. Si tratta di un libro scritto in maniera chiara e semplice, il cui scopo era fornire ai rivoluzionari di tutto il mondo informazioni e retroscena chiave che gli permettessero di evitare la repressione, il nascente terrorismo di Stato e, appunto, lo spionaggio dei servizi segreti.

Saper Tacere, oggi come cento anni fa

victor serge saper tacere
Un ritratto di Victor Serge, e l'edizione italiana di Saper Tacere (copertina morbida)

Quasi 100 anni dopo, questo libro viene finalmente pubblicato nella sua versione integrale, senza censura ed avendo rivisto tutti gli errori della prima pubblicazione parziale in Italiano. Inoltre il libro vede l’aggiunta di due elementi del tutto nuovi: una guida alla sicurezza informatica per gli attivisti contemporanei, curata da Giò Fumagalli, e un intero saggio inedito firmato da Ugo Mattei sulla storia della provocazione.

Repressione, provocazione e spionaggio nella Russia degli zar

L’assassinio di Alessandro II avvenuto il 13 marzo 1881 indusse il nuovo zar, Alessandro III, ad intraprendere una politica reazionaria ancora più feroce. Nello stesso anno, trasformò la Terza Sezione, la polizia politica russa istituita già nel lontano 1826, nella più potente Ochrana.

assassinio dello zar alessandro ii
L'attentato in cui perse la vita lo zar Alessandro II, in un ritaglio di giornale statunitense

Ma andiamo con ordine, perché questa è una storia che ti lascerà a bocca aperta.

Posta alle dirette dipendenze del Ministero degli affari interni, l’Ochrana è a tutti gli effetti la polizia segreta della Russia zarista: una delle macchine repressive più potenti di tutta l’Europa dell’epoca, forse, la prima ad utilizzare con successo alcune dinamiche moderne di repressione come la provocazione e l’infiltrazione. Di sicuro è stata la prima a pedinare e spiare i propri concittadini anche all’estero, con diverse cellule diffuse in tutta Europa e anche grazie al supporto delle altre polizie europee.

 

Dotata di ampi poteri discrezionali che le permettevano praticamente di tutto, l’Ochrana esercitava un ampio controllo su scuole, università, stampa e giustizia ed è nota per aver infiltrato pesantemente i movimenti di opposizione antizarista. 

La repressione dell'Ochrana come arma di controllo

Gli agenti dell’Ochrana potevano incarcerare, o condannare all’esilio, chiunque fosse anche solo sospettato di svolgere attività sovversiva. Non vi era la necessità che tali provvedimenti fossero ufficializzati da alcun tribunale. Nonostante alcune riforme di facciata, l’utilizzo della tortura non fece altro che aumentare durante il periodo di attività di questa forza speciale.

 

L’Ochrana operò per 36 anni fino a quando, a seguito della rivoluzione Russa, le sue attività vennero definitivamente soppresse. È proprio in questo punto cruciale del ‘900 che la biografia di Victor Serge si incrocia con uno dei momenti chiave nella Storia della lotta alla repressione.

Cosa emerge dagli archivi della polizia segreta zarista

A Victor Serge venne affidato il compito di scandagliare gli archivi (che erano ora in mano dei rivoluzionari) di questa potente polizia politica , che potremmo definire la madre di tutte le polizie segrete occidentali, e di smascherarne pubblicamente i meccanismi, affinché i rivoluzionari di tutto il mondo potessero trarne beneficio.

 

L’Ochrana infatti aveva accumulato un’enorme mole di materiale e documentazione investigativa, non solo sui rivoluzionari, ma anche sugli informatori al soldo dell’organizzazione stessa, e la documentazione non si limitava quindi solamente al periodo di attività dell’Ochrana stessa, ma andava sommata a quella della Terza Sezione: si trattava dell’archivio più completo mai reperito su quasi un secolo di repressione, sorveglianza, spionaggio e provocazione di uno dei popoli più tenaci e più decisi a riscattarsi dalla miseria di sempre.

Una scheda dell'Ochrana, con le foto segnaletiche di un giovane Stalin

Il materiale su cui Serge stava lavorando scottava. Faremo un unico esempio per dare la dimensione della potenza e dell’efficienza di quella polizia segreta presa a modello da tutte le cancellerie d’Europa di quel periodo… ma sappi che gli archivi dell’Ochrana erano pieni di situazioni simili: al momento della sua massima potenza, ovvero poco prima della rovinosa caduta dei Romanov, l’Ochrana contava all’incirca 40.000 spie e informatori sul suo libro paga. 

 

Veniamo all’esempio: Roman Malinovsky, eletto nel Comitato Centrale e scelto per rappresentare i bolscevichi nelle imminenti elezioni della Duma, fu il primo deputato della classe operaia eletto sotto il regime degli zar. Contemporaneamente però, era anche l’agente meglio pagato dell’Ochrana, con ben 8.000 rubli all’anno, 1.000 in più del Direttore della Polizia Imperiale. 

Roman Malinovsky, primo deputato socialista eletto alla Duma, era anche l'agente più pagato dell'Ochrana

Questa è solo una delle storie che racconta Serge in questo libro, che all’epoca non aiutò solo a ripulire il movimento dei lavoratori da migliaia di informatori e delatori in Russia, ma giocò anche un ruolo fondamentale nella formazione del movimento socialista europeo: smascherando i meccanismi della più potente macchina repressiva d’Europa, si dava infatti anche agli altri attivisti europei una conoscenza di base fondamentale sui modi e sui mezzi della repressione.

L’attualità dell’inchiesta di Victor Serge sulla repressione

Come puoi intuire, Saper Tacere è quindi un libro senza tempo, essendo L’Ochrana la madre di tutte le polizie, ed essendo le sue strategie ancora in uso, del tutto invariate. È proprio questo il motivo per cui abbiamo deciso di ripubblicare questo volume di Victor Serge: la repressione degli Zar tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento risulta una macchina in grado di reggere il confronto perfino con i moderni sistemi repressivi sparsi oggi per il mondo. 

 

Comprenderne i funzionamenti, i princìpi cardine e le evoluzioni ci aiuterà a interpretare meglio tutte quelle realtà, private o pubbliche, che oggi hanno interesse a rallentare il cammino verso un mondo più equo e più giusto. 

Ecco quindi l’attualità di Serge: lo spaccato che ci fornisce sulla repressione nella Russia pre-sovietica è un’istantanea indispensabile per chiunque voglia comprendere ‒ e combattere ‒ ogni tipo di repressione moderna.

Sicurezza digitale per attivisti contemporanei

Come hai capito, Saper Tacere non è solo un saggio che racconta la storia dello spionaggio dei rivoluzionari in Russia, ma contiene anche una guida moderna che ti permetterà di comprendere in maniera chiara e semplice quali sono quelle piccole cose che puoi mettere in pratica ogni giorno per innalzare i tuoi livelli personali di sicurezza informatica e digitale. Infatti, la seconda metà del libro è dedicata proprio a questo: aiutarti a proteggere i tuoi dati, i tuoi dispositivi informatici e i tuoi account digitali da infiltrazioni malintenzionate, spionaggio di vario tipo e criminali.

saper tacere di victor serge, per la prima volta in italiano
La versione a copertina rigida di Saper Tacere di Victor Serge

Più un attivista minaccia lo status quo dell’esistente, più esso dovrà prepararsi e difendersi dai colpi della repressione: nessun potere accetta di buon occhio il proprio smantellamento, e questo significa che nessun cambiamento radicale potrà mai essere indolore.

 

In questo senso, ogni singola informazione che il braccato può ottenere riguardo al segugio diventa di vitale importanza

 

Ed è proprio per questo motivo per che Ibex Edizioni ha deciso di ripubblicare questo volume di Victor Serge: la repressione degli Zar tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento è stata una macchina senza pari forse nemmeno tra i sistemi repressivi odierni. Comprenderne i funzionamenti, i princìpi cardine e le evoluzioni ci aiuterà a interpretare meglio tutte quelle realtà, private o pubbliche, che oggi hanno interesse a rallentare il cammino verso un mondo più equo e più giusto. 

 

Comprenderne i funzionamenti, i princìpi cardine e le evoluzioni ci aiuterà a interpretare meglio tutte quelle realtà, private o pubbliche, che oggi hanno interesse a rallentare il cammino verso un mondo più equo e più giusto. 

Una guida alla sicurezza digitale per gli attivisti contemporanei

Tuttavia, questo volume non si limita a consegnarci semplicemente un prezioso documento storico del nostro passato collettivo europeo. In pieno stile Ibex Edizioni, questo libro vuole essere uno strumento utilizzabile da chiunque voglia ridisegnare il futuro e, proprio per questa ragione, abbiamo deciso di ampliare il volume originale di Serge includendovi un’ampia sezione su tutto ciò che un attivista deve sapere oggi in merito alla propria sicurezza digitale, completata da un saggio inedito scritto per l’occasione da Ugo Mattei. Se Serge nella prima metà del volume ci racconta infatti la repressione storica, (che però – si noti bene – la repressione su cui si è modellata quella moderna), i capitoli postumi della sezione Oggi mirano a fornire al lettore strumenti applicabili fin da subito per vendere sempre più cara la propria pelle alla repressione digitale.
Victor Serge, autore di Saper Tacere
Una delle ultime foto di Victor Serge

All’interno di questa prima versione integrale di Saper Tacere edita da Ibex Edizioni, infatti, troverai altri due testi fondamentali:

• una guida alla sicurezza per gli attivisti digitali curata da Giò Fumagalli

• un saggio inedito del professor Ugo Mattei, sulla genealogia della provocazione.

Analizziamoli entrambi.

La genealogia della provocazione: il saggio di Ugo Mattei

Ugo Mattei, professore di diritto internazionale e comparato all’Università della California a San Francisco e di diritto civile all’Università di Torino, è stato vicepresidente della Commissione Rodotà presso il Ministero della Giustizia nel 2007, ed ha spesso assunto il ruolo di consulente giuridico per molte iniziative del movimento che si oppone al neoliberismo. 

 

Il saggio inedito che chiude l’edizione italiana integrale del libro di Serge, porta proprio la sua firma. Si intitola “Per una genealogia della provocazione: attualizzando Victor Serge” ed è un tassello fondamentale di questa nuova pubblicazione in cui Mattei ricostruisce la storia recente e contemporanea della provocazione. In questo saggio, Mattei evidenzia un sottile filo conduttore che congiunge l’Ochrana zarista al caso Moro, agli anni di piombo, ad eventi come l’11 settembre, per arrivare infine alla violentissima reazione del potere costituito contro il giornalista Julian Assange

provocazione anni di piombo
C'è un filo conduttore fra Serge, gli anni di Piombo e l'era digitale

Studiare questo testo senza conferirgli la giusta prospettiva storica significa perdersi un pezzo fondamentale: delazione, infiltrazione e repressione sono fenomeni oggi più vivi che mai. Il saggio di Mattei diventa così una sintesi brillante che aiuta ad unire i puntini di un problema lungo quanto la storia del potere. Diversi fatti storici si allineano, come era prevedibile, utilizzando la lente della repressione e della provocazione. Fenomeni come il terrorismo jihadista, gli anni di piombo e i personaggi oscuri a libro paga degli zar assumono significati coerenti e contigui se osservati sotto la lente proposta da Mattei. Il quadro che ne emerge è quello di un potere disposto a sacrificare qualunque cosa pur di sopravvivere.

Cosa c'entra tutto questo con la sicurezza degli attivisti digitali?

victor serge attivismo digitale
Lotta alla repressione: il filo comune che lega Serge agli attivisti odierni

Il futuro di Assange e di centinaia di migliaia di attivisti che oggi si battono per un mondo migliore hanno a che vedere con la repressione zarista pre-rivoluzionaria più di quanto si pensi, e nell’era della penetrazione digitale in ogni singolo ambito della nostra vita, il libro di Serge diventa un manuale imprescindibile per ogni singolo cittadino che aspiri realmente a definirsi libero. 


È proprio in questo punto che si inserisce la seconda parte del libro aggiunta e curata da Giò Fumagalli. Compreso che esiste un filo conduttore fra i grandi eventi che hanno terrorizzato la vita dei popoli negli ultimi 2 secoli di storia, bisogna anche comprendere che tipologia di anticorpi possiamo sviluppare per difendere la nostra libertà. Giò Fumagalli suggerisce, una volta compresa la prospettiva storica, di focalizzarsi su piccole cose che, come spesso accade, possono avere un grande impatto

attivismo digitale
«La storia non si ripete, però spesso fa rima con se stessa», diceva Mark Twain.

La repressione oggi non opera più con un esercito di 40mila spie sparpagliate per i circoli socialisti di mezzo continente. No. L’armata a disposizione della repressione è l’esercito di dispositivi tecnologici “intelligenti” che utilizziamo ogni giorno. 

Attraverso questi, l’infiltrazione è a portata di click e diventa quindi responsabilità di ogni cittadino imparare a difendersi. Così Fumagalli, riprendendo ed ampliando i comandamenti di un celebre ex hacker vietnamita condannato a 13 anni di prigione federale negli Stati Uniti, attualizza i concetti di sicurezza personale trasformandoli in sicurezza digitale, fornendo al cittadino che aspiri allo status di uomo libero, strumenti che diventano sempre più necessari ogni singolo giorno.

Alcuni ritratti di Victor Serge, l'autore di "Saper Tacere"

Creare un mondo più giusto e più equo, nell’attuale contesto socio economico, significa anche scontrarsi con un potere sempre più invadente e tentacolare, iper-connesso ad ognuno di noi attraverso tutti i dispositivi che utilizziamo. Sta a noi essere smart, ovvero essere vigili, mettere a nudo i moderni meccanismi inquisitoriali e contestare i processi di inquinamento dei rapporti sociali che da esso derivano

 

La rivoluzione russa riuscì a mettere le mani sul funzionamento segreto dell’apparato repressivo zarista perché entro fisicamente negli edifici del potere costituito del tempo. Se noi, uomini liberi, oggi, vogliamo fare lo stesso, se vogliamo sul serio smascherare e sconfiggere la società autoritaria che sotto mentite spoglie utilizza ancora quelle antiche tecniche di infiltrazione e di controllo, allora dobbiamo comprendere che molta della nostra libertà dipende da piccole scelte individuali, come quella di leggere un libro o quella di incrementare la sicurezza di una password aumentandone il numero di caratteri.

 

I 40mila informatori al soldo dello zar non riuscirono a prevenire la fine dei Romanov. Nonostante un impiego così imponente di capitale – economico ed umano – la repressione dello zar alla fine è capitolata sotto i colpi travolgenti della storia che avanzava. Oggi la scelta è – come è sempre stato – nelle nostre mani: per vincere un nemico quasi invisibile, conoscerne i metodi è un passaggio fondamentale per combatterlo al meglio.

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