La biografia completa di Andrew Carnegie

Andrew Carnegie

Andrew Carnegie è stato un imprenditore statunitense di origini scozzesi, noto soprattutto per aver guidato l’espansione dell’industria siderurgica americana e per essere stato uno degli uomini più ricchi della sua epoca. 

 

Nel corso della sua carriera Carnegie fondò una delle aziende più influenti della storia degli Stati Uniti, la Carnegie Steel Company, e si fece conoscere per le sue donazioni e per le sue attività da filantropo. 

Grazie alle sue gesta caritatevoli vennero fondati numerosi musei, biblioteche e università, tra cui la Carnegie Library, il Carnegie United Kingdom Trust e la Carnegie Hall.

 

In questa pagina approfondiremo tutto ciò che devi sapere sull’Industriale dell’Acciaio, l’uomo che ispirò Pensa e Arricchisci Te Stesso di Napoleon Hill, e che cambiò la sua vita passando dal lavorare in un cotonificio al diventare l’uomo più ricco della sua epoca.

 

Sommario

 

Buona lettura!

di Andrew Carnegie

Il saggio più rappresentativo di questo autore pubblicato per la prima volta nel mercato italiano in un unico volume con l’autobiografia di Carnegie e la prefazione a cura di Alfio Bardolla, l’imprenditore dietro all’azienda di formazione finanziaria più importante d’Europa.

La biografia di Andrew Carnegie

Infanzia e giovinezza

Andrew Carnegie nacque a Dunfermline (in Scozia) il 25 novembre 1835 da una famiglia di condizioni modeste, il cui sostentamento dipendeva unicamente dal lavoro che il padre (William) prestava nell’industria tessile dei Damaschi. 

 

Nel 1847, mentre il paese viveva un periodo di carestia, le condizioni della famiglia Carnegie vennero inasprite ancora di più dalla perdita della sua unica fonte di reddito. 

 

Dopo un anno di sacrifici e di dure condizioni, i Carnegie partirono verso gli Stati Uniti mettendo radici ad Allegheny (Pennsylvania) nel settembre dello stesso anno.

 

La nuova vita di Andrew Carnegie cominciò a 12 anni con un’offerta di lavoro presso un cotonificio, l’Anchor Cotton Mills, dove lavorò 12 ore al giorno per 6 giorni su sette con il compito di cambiare i rocchetti di filo delle macchine tessili per 1.20$ settimanali.

 

Nel 1849 Andrew iniziò a lavorare in un telegrafo di Pittsburgh dove diede prova di essere un giovane volenteroso e determinato, caratteristica che gli permetterà di cambiare per sempre la propria vita. 

 

Quattro anni più tardi venne assunto presso le Ferrovie della Pennsylvania come segretario e iniziò a fare carriera diventando, a soli 24 anni, sovrintendente della divisione occidentale del servizio ferroviario della Pennsylvania.

L’età adulta

Per Andrew Carnegie l’esperienza all’interno delle Ferrovie fu cruciale per diversi motivi, tra cui la creazione di una cultura sul management e sulla gestione dei costi.

 

Per l’intera durata della sua successiva carriera imprenditoriale Carnegie si avvalse degli stretti legami con il suo capo, Thomas A. Scott, per fondare nuove imprese e realizzare investimenti.

 

Per esempio, nel 1855 Carnegie investì 500 dollari nella Adams Express Company, un’azienda che aveva stipulato un contratto di collaborazione con la Pennsylvania.

 

Fu proprio questo genere di attività a portare il futuro Industriale dell’Acciaio ad accumulare lentamente il capitale alla base del suo successo. 

Andrew Carnegie da Milionario

Un altro esempio di come il rapporto tra questi due uomini d’affari abbia giovato alla crescita e alla carriera di Andrew è legato alla Guerra Civile Americana.

 

Nella primavera del 1861 Carnegie venne nominato da Scott, allora Assistente Segretario alla Guerra con delega ai trasporti militari, Sovrintendente delle Ferrovie Militari e delle Linee Telegrafiche del Governo dell’Unione.

 

Sotto la sua supervisione, il servizio telegrafico fornì una prestazione efficiente alla causa dell’Unione e contribuì in modo significativo alla vittoria finale.

 

In particolare, a Carnegie si deve la riapertura delle linee ferroviarie che i ribelli avevano tagliato verso Washington D.C.

 

In seguito al conflitto, Carnegie si arricchì ulteriormente attraverso la realizzazione di opere pubbliche come ferrovie e ponti, costruendo nuove industrie per la lavorazione dell’acciaio e dandosi al commercio delle ferriere.

La vecchiaia e  la morte

Dopo aver tratto profitto dai suoi investimenti, dalle sue conoscenze e dall’industria dell’acciaio, Carnegie portò a termine il suo affare più importante.

 

Nel 1901 vendette una delle sue acciaierie, la Carnegie Steel Company, al banchiere J.P Morgan per 480 milioni di dollari (l’equivalente odierno di 11 miliardi). 

 

Questa transazione, che rappresenta l’exit imprenditoriale più profittevole dell’epoca, fece guadagnare al Magnate dell’Acciaio il titolo di uomo più ricco d’America.

 

Da allora in poi, l’attenzione dell’opinione pubblica si spostò dal fiuto per gli affari che aveva permesso a Carnegie di accumulare una tale fortuna, allo spirito con cui si dedicava ai suoi progetti caritatevoli.

 

Andrew Carnegie passò il resto della sua vita a fornire capitali per scopi di interesse pubblico, di promozione sociale ed educativo. 

 

Il valore della sua filantropia fu tale da portargli onorificenze e riconoscimenti di ogni tipo.

 

Nell’arco di 18 anni, l’Industriale dell’Acciaio investì milioni di dollari in librerie, progetti educativi, in finanziamenti per le pensioni e nella ricerca scientifica, donando l’equivalente di 6 miliardi di dollari odierni in beneficenza.

 

Si spense all’età di 84 anni a Lenox, Massachusetts, l’11 agosto 1919 per una polmonite bronchiale. 

 

Prima di morire conservò una fortuna di 30 milioni di dollari che, dopo il decesso, vennero donati a fondazioni, enti di beneficenza e pensionati.

Qual è la connessione tra Andrew Carnegie e Think And Grow Rich di Napoleon Hill?

Napoleon Hill

Hai mai sentito parlare della relazione tra Andrew Carnegie e la creazione di Think And Grow Rich di Napoleon Hill?

 

Secondo la leggenda, nel 1908 Napoleon ottenne il compito di incontrare l’industriale per redigere una serie di articoli dedicati alla vita di personaggi di rilievo, come il magnate dell’acciaio.

 

Nel corso del loro incontro, Hill rimase affascinato dall’idea di Carnegie per cui il successo fosse un risultato accessibile a tutti, purché si seguisse un processo replicabile.

 

In quel momento l’industriale incaricò Napoleon Hill di condurre una serie di interviste a oltre 500 figure di spicco, tra cui Thomas Edison e Henry Ford, per individuare e rendere pubblico il segreto del loro successo.

 

Il progetto durò fino al 1928, anno in cui Tribeca Books rilasciò una prima versione del lavoro più celebre dell’autore americano con il titolo di La legge del successo.

 

Nel 1937, l’opera venne modificata e ripubblicata con il nome Think And Grow Rich, diventando uno dei libri più venduti della storia con più di 30 milioni di copie.

 

Secondo il mito, senza Carnegie non avremmo avuto a disposizione uno dei testi più famosi di sempre. 

Alcune delle frasi più celebri di Andrew Carnegie

Le Frasi di Andrew Carnegie

Ecco di seguito alcune delle frasi più famose pronunciate da Andrew Carnegie:

“Propongo di avere una rendita non superiore a 50.000 dollari all’anno! Al di là di questa cifra non dovrò mai guadagnare, non farò alcuno sforzo per accrescere la mia fortuna, ma spenderò il surplus ogni anno per scopi benevoli! Lasciamo da parte gli affari per sempre, tranne che per gli altri.”

 

“L’uomo non deve avere idoli e l’accumulo di ricchezze è una delle peggiori specie di idolatria! Nessun idolo è più svilente del culto del denaro! Qualunque cosa io intraprenda, devo spingere in modo smodato.”

 

“La persona media mette nel lavoro solo il 25% della sua energia. Tutti si levano il cappello di fronte a quelli che vi mettono più del 50% della loro capacità, e si inchinano profondamente di fronte a quelle poche e distanti anime che vi dedicano il 100%.”

 

“Capitalismo è convertire lussi in necessità.”

 

“Le condizioni della società umana creano una richiesta imperiosa; la concentrazione del capitale è una necessità per soddisfare le esigenze del nostro tempo e come tale non dovrebbe essere guardata con sospetto, ma incoraggiata.”

I libri di Andrew Carnegie: le opere del filantropo

Andrew Carnegie filantropo

Dal 1882 al 1907 Andrew Carnegie scrisse più di 10 libri, alcuni dei quali pubblicati in più edizioni. 

 

Ecco l’elenco completo delle sue opere:

  • Our Coaching Trip, Brighton to Inverness (1882)

  • An American Four-in-hand in Britain (1883)

  • Round the World (1884)

  • An American Four-in-Hand in Britain (1886)

  • Triumphant Democracy, or, Fifty Years’ March of the Republic (1886)

  • Il Vangelo della Ricchezza (1889)

  • The Empire of Business (1902)

  • The Secret of Business is the Management of Men (1903)

  • James Watt (1905)

  • Problems of Today: Wealth–Labor–Socialism (1907)

Scopri l’unica autobiografia di Andrew Carnegie arricchita dalla prefazione a cura di Alfio Bardolla e accompagnata dal suo saggio più rappresentativo, il Vangelo della Ricchezza!

2 libri al prezzo di uno: il Vangelo della Ricchezza e l’autobiografia di Andrew Carnegie in un unico volume

Nella sua biografia, Andrew Carnegie racconta in prima persona la vita di una delle leggende imprenditoriali più iconiche di sempre e la storia di come si è guadagnato il titolo di primo titano moderno dell’industria americana.

 

Il suo è un viaggio in ascesa cominciato con la fuga da un paese in piena carestia e terminato con l’exit imprenditoriale più importante della sua epoca.

 

L’intera autobiografia di Andrew Carnegie e la traduzione aggiornata del suo saggio più rappresentativo, il Vangelo della Ricchezza, arricchiti da ben 193 note alla lettura che faciliteranno la comprensione dei riferimenti storici, sono stati raccolti da Ibex Edizioni all’interno di un unico volume disponibile in copertina flessibile, formato Kindle e copertina rigida da collezione.

 

Inoltre, la prefazione di questo classico è stata realizzata da Alfio Bardolla in persona, l’autore di 8 libri sul denaro (con oltre 300.000 copie vendute) e la figura dietro alla realtà di formazione più grande d’Europa. 

 

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