“Poche sono le persone che hanno lasciato un’impronta così imponente sulle cose da averci lasciato sopra il proprio nome: Machiavelli è uno di questi “.
Le poche righe che trovi citate qua sopra appartengono alla introduzione di questa opera a cura di Giovanni Bresci.
Steso inizialmente con il titolo “De Principatibus” e modificato successivamente per via del contenuto in volgare, quello presentato è il trattato politico che Niccolò Machiavelli ha dedicato al Principe Lorenzo De Medici.
Insomma, il Principe di Niccolò Machiavelli è un must-have che nessuno dovrebbe farsi scappare, ecco come potremmo descrivere questo libro.
Sei pronto a scoprire cosa ha in serbo per te questa edizione del manuale politico più famoso di sempre? Allora prosegui nella lettura di questo articolo su Il Principe di Niccolò Machiavelli!
La presentazione più esplicativa di questa figura tanto importante per la storia d’Italia è quella incisa sulla sua tomba nella basilica di Santa Croce, a Firenze:
“Tanto nomini nullum par elogium” – Letteralmente – “Nessun elogio sarà mai degno di un tale nome”.
La vita di Machiavelli comincia in una famiglia modesta nella Firenze rinascimentale il 3 maggio 1469. Egli stesso si descrive così in una lettera diretta a Francesco Vettori:
“Nacqui povero, ed imparai prima a stentare che a godere”.
Cresciuto in una famiglia realtivamente numerosa (con due sorelle e un fratello), Machiavelli iniziò il suo percorso accademico quando era ancora bambino, infatti, si diede allo studio del latino, della grammatica e dell’aritmetica.
La vita di questo autore può essere suddivisa sostanzialmente in due macrofasi, di cui la prima dedicata agli affari pubblici e la seconda incentrata sulla stesura di testi di portata teorica e speculativa, dal 1512 in poi.
Nel corso dei suoi cinquantotto anni di età, questo personaggio si rese più volte protagonista della vita diplomatica del nostro paese, tutto questo in un periodo storico in cui il territorio italiano era suddiviso in regni, piccole repubbliche e principati.
Per quanto se ne possa dire e si possa far riferimento alla sua figura in modo dispregiativo, come Da Vinci e Michelangelo spiccavano nel campo dell’innovazione e delle arti, Niccolò Machiavelli fu il migliore del suo tempo in altri ambiti, tra cui la scienza politica moderna, materia da lui fondata.
Entrò a contatto con diversi regnanti di grande spessore e personaggi storici famosi, viaggiando per Francia, Germania e Stato Pontificio, in un’epoca in cui questi luoghi rappresentavano il fulcro del potere e dell’agitazione politica.
Fermo sostenitore del principato come forma di governo migliore per la realtà italiana di quel tempo, giunse alla fine dei suoi giorni per malattia il 21 giugno 1527.
Oggi le sue spoglie riposano nella città di Firenze, luogo a lui tanto caro.
Sono in molti quelli che hanno considerato il Principe di Niccolò Machiavelli un manuale per aspiranti tiranni o che ci hanno ricamato sopra innumerevoli leggende, nonostante ciò, il capolavoro di Machiavelli rappresenta uno dei libri chiave non solo della storia d’Italia, ma di tutto l’Occidente.
Scritto in uno dei momenti più turbolenti della storia d’Italia, il Principe risulta allo stesso tempo vero e tremendamente inquietante, contemporaneamente un capolavoro del pensiero, della letteratura e della strategia politica, al punto che molti l’hanno considerato pericoloso.
Occorre sapere che nel 1599, accusato di aver contribuito all’ascesa della corruzione nella politica francese, venne inserito nell’Indice dei libri proibiti.
Il Principe di Niccolò Machiavelli è un condensato di intuizioni rivoluzionarie, in grado di separare nettamente il pratico dall’etica e dalla religione: l’attualità di questa distinzione è ciò che fa del Principe uno dei più importanti libri mai scritti in Italia e in tutto l’occidente.
Il sovrano ideale per Machiavelli è un uomo nuovo, completamente lucido e altrettanto freddo, animato da uno spirito di resistenza al potere devastatore del caso: egli ammaestra e domina ragione, etica e buon governo, per il fine ultimo della Ragion di Stato.
Questo anche nei casi in cui si vada in contrasto con l’etica o la compassione.
Il Principe di Niccolò Machiavelli è un capolavoro della letteratura italiana del Rinascimento e, per tanto, può risultare ostico al lettore comune, non abituato al linguaggio in uso nel nostro paese nella prima metà del ‘500.
Proprio per questo motivo, oltre al saggio introduttivo di Giovanni Bresci che ne delinea le caratteristiche principali, ogni capitolo è dotato di una spiegazione completa in italiano moderno.
Tutto questo è stato realizzato con il fine di rendere accessibile ogni singola informazione contenuta in questa opera che non può mancare nelle librerie di politici, manager, comunicatori, o semplici lettori interessati alla storia d’Italia e del pensiero occidentale moderno.
Il Principe di Niccolò Machiavelli costituisce uno spartiacque imprescindibile fra il pensiero politico del medioevo e quello che è invece considerato essere il pensiero politico moderno.
Quando Machiavelli lo scrisse, l’Italia stava attraversando uno dei momenti più bui della sua storia: Spagnoli, Francesi, e Tedeschi imperversavano per la penisola Italiana costituita, all’epoca, da stati regionali ricchi ma troppo poco potenti per difendersi da soli.
In questo senso, il Principe non è solo il condensato di 15 anni di esperienza in prima linea del Machiavelli come amministratore dello Stato, ma anche uno scritto che anticipa 500 anni di strategia politica, separando per la prima volta la politica dalla morale.
Ogni uomo di rilievo di ogni epoca si è immerso nel Principe per uscirne profondamente cambiato.
Ogni volta gli argomenti si sono rivelati essere diversi:
Il conflitto tra la volontà di dominio della politica e la ragione;
La descrizione della natura più intima del potere;
La testimonianza di prima mano sull’Italia rinascimentale;
In pochi hanno assimilato e quasi nessuno ha ancora compreso.
Ogni passaggio di questo volume è stato reso immediatamente accessibile attraverso la spiegazione in italiano moderno che affianca ogni singolo capitolo.
Tutto ciò ha portato al punto in cui anche il lettore più frettoloso o lo studente che vuole giungere subito al succo dell’opera senza passare dalla prosa cinquecentesca potrebbe tranquillamente leggere solo le spiegazioni dei capitoli senza consultare il testo originale (comunque compreso in questa versione di TSC Edizioni).
Ibex Edizioni ha deciso di pubblicare questo scritto intramontabile della letteratura italiana per via del suo valore storico e culturale, nonché per via della sua importanza in ambito letterario.
Grazie alla sua lettura scorrevole, questo manoscritto lungo meno di 180 pagine risulta essere una risorsa preziosissima (se non la migliore) per chiunque voglia comprendere al meglio questa opera fondamentale del Rinascimento italiano.
Non importa il tuo background, che tu sia un appassionato della letteratura italiana, un esperto o uno studente, questa versione de Il Principe di Niccolò Machiavelli è ciò che fa’ per te!
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