Maurice Joly: storia e opere in sintesi

Maurice Joly, autore del Dialogo agli Inferi fra Machiavelli e Montesquieu

Maurice Joly è stato un autore e giornalista Francese conosciuto soprattutto per aver scritto Dialogo agli Inferi tra Machiavelli e Montesquieu, un’opera satirica su Napoleone III che venne poi utilizzata dall’Ochrana, la polizia segreta della Russia Zarista, come fonte per stendere i Protocolli dei savi di Sion.

Leggi questo articolo per scoprire in sintesi tutto quello che riguarda la vita di Maurice Joly e la sua opera più rappresentativa.

 

Sommario della pagina:

 

Buona lettura!

di Maurice Joly

Tornato alle stampe per la prima volta dopo trent’anni di assenza dalle librerie italiane nella sua versione integrale.

Chi era Maurice Joly: la sua biografia

Quella di Maurice Joly è una figura che si ricomincia a rivalutare soltanto oggi, ricollocandolo tra i classici del pensiero liberale di metà ottocento.

 

La maggior parte delle informazioni che abbiamo sulla sua persona derivano da un suo lavoro autobiografico (Maurice Joly, Son Passé, Son Programme, par Lui-même) che stese durante il periodo di prigionia che passò a Conciergerie nel 1870 in seguito a una condanna per aggressione. 

 

Ma chi è davvero questo autore? 

Infanzia e giovinezza

Proveniente da una famiglia borghese, nacque a Lons-le-Saunier, in Francia, il 22 settembre 1829 da madre italiana e padre francese.

 

Non si sa molto sulla sua vita prima del 1849, tuttavia lui stesso racconta di aver avuto un rapporto burrascoso con la scuola fin dalla tenera età (infatti racconterà nella sua autobiografia di numerose fughe ed espulsioni da svariati collegi).

 

A metà ottocento interruppe gli studi di legge a Dijon per iniziare a lavorare come impiegato presso numerose istituzioni governative per i successivi 10 anni, finiti i quali (nel 1859) terminò anche i suoi studi in legge e divenne avvocato pur mantenendo la scrittura, la politica e l’impegno civile come vere passioni della sua vita.

L’età adulta

Maurice Joly iniziò a scrivere nel 1862 realizzando per una rivista dei ritratti letterari dei suoi colleghi avvocati; questi schizzi vennero poi pubblicati in tre diversi testi consecutivi: Le Barreau de Paris, Les Principes de 89 e Supplément à la Géographie Politique du Jura

 

L’età adulta e la carriera di Joly furono segnate nel 1864 dalla pubblicazione del suo lavoro più importante e celebre, Dialogue aux Enfers entre Machiavel et Montesquieu.

 

Si tratta fondamentalmente di un testo di carattere satirico volto a criticare il regime di Napoleone III e a difendere il repubblicanesimo, una lotta che gli costò caro e alla quale Maurice Joly dedicò la sua vita.

 

Il libro venne bandito fin da subito e un anno dopo, il 25 aprile 1865, dopo essere stato rintracciato e accusato di essere l’autore dell’opera, Joly venne condannato a 18 mesi di detenzione da scontare a Parigi presso la prigione di Sainte-Pélagie, azione che comportò anche la radiazione dall’albo e la rovina della sua carriera.

 

Occorre sapere infatti che, essendo il libro una critica alla figura di Napoleone III, la sua pubblicazione era da considerarsi come un atto illegale e perseguibile penalmente. 

La vecchiaia e  la morte

Dopo aver scontato la condanna e aver ripubblicato la seconda edizione dell’opera sotto il suo nome nel 1868, Joly fondò un nuovo giornale, Le Palais, che però ebbe vita breve; nel 1871 divenne un membro di basso rango della Comune di Parigi e passò gli ultimi anni della sua vita come componente della loggia massonica La Clémente Amitié. 

 

Ormai solo, venne trovato morto suicida il 15 luglio 1878 nel suo appartamento: benché la causa dichiarata del decesso fosse un colpo di arma da fuoco, le circostanze del ritrovamento hanno impedito di stabilire la data esatta della sua morte.

Le opere di Maurice Joly

Opere di Maurice Joly

Dal 1863 fino all’anno della sua morte nel 1878, Maurice Joly ha scritto e pubblicato nove opere in francese; di queste, alcune furono tradotte anche in altre lingue come ad esempio Dialogo Agli Inferi tra Machiavelli e Montesquieu che venne tradotto in Germania, a Lipsia, a poco tempo dalla sua prima pubblicazione.

 

Ecco l’elenco completo delle opere di questo autore:

 

  • Le Barreau de Paris (1863)
  • Les Principes de 89 (1863)
  • Supplément à la Géographie Politique du Jura (1863)
  • César (1865) 
  • Recherches sur l’art de parvenir (1868)
  • Maurice Joly, son passé, son programme, par lui-même (1870)
  • Le Tiers-Parti républicain (1872)
  • Les Affamés, étude de mœurs contemporains (1876)

 

Scopri in sintesi il manoscritto più famoso e rappresentativo di questo autore: Dialogo Agli Inferi tra Machiavelli e Montesquieu!

Dialogo agli Inferi tra Machiavelli e Montesquieu, un libro dimenticato ma tremendamente attuale

Non esiste un libro con una storia così incredibile tanto quanto Dialogo Agli Inferi Tra Machiavelli e Montesquieu, il lavoro più rappresentativo, attuale e noto della produzione letteraria di Joly.

 

La storia di questo manoscritto comincia nel 1864 a Bruxelles con una pubblicazione inizialmente anonima in cui Joly si firma come “un contemporaneo” ma, poco prima della sua diffusione in territorio francese, il testo viene intercettato, sequestrato dalla polizia, distrutto e quasi perduto (ne sopravviveranno solo alcune copie).

 

Strutturato in venticinque dialoghi tra Machiavelli e Montesquieu, questo testo satirico rappresenta un attacco diretto al regime di Napoleone Terzo in cui in maniera velata l’autore difende pensiero repubblicano dall’assolutismo del monarca francese.

 

Tra le pagine del libro, Joly utilizza queste due figure titaniche della storia del pensiero politico occidentale per rappresentare due visioni diametralmente opposte:

  • La politica dell’uomo forte al comando incarnata da Machiavelli e rappresentazione dell’imperatore;

  • La politica della separazione dei poteri rappresentata da Montesquieu (che incarna la figura e il pensiero di Joly);

Nonostante sia stato scritto ormai quasi due secoli fa e lo scenario politico di riferimento sia differente da quello di oggi, Dialogo agli Inferi resta un’opera attuale, soprattutto grazie al suo elogio senza tempo alla libertà e alle informazioni che fornisce ai lettori su come smascherare gli artifici delle manipolazioni messe in atto dal potere.

 

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L’origine dei Protocolli dei savi di Sion, un plagio del Dialogo Agli Inferi di Maurice Joly

ochrana

Foto di gruppo dell’Ochrana – San Pietroburgo, 1905

A circa 15 anni dalla pubblicazione del suo libro più importante, Joly muore e il testo viene dimenticato fino a quando, stando alla tesi storica più accreditata, un funzionario dell’Ochrana (la polizia politica dello Zar di Russia) attivo in territorio francese entra in possesso di una copia di questo scritto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

 

Si ritiene che questo funzionario abbia realizzato un falso storico prendendo dei brani dell’opera di Joly e ottenendo così i Protocolli dei savi di Sion, un disegno di dominio mondiale sionista creato in Russia per la prima volta nel 1903 e dilagato in tutto il mondo con finalità antisemite.

 

Bisogna ricordarsi che gran parte dei leader e dei pensatori insurrezionalisti dell’epoca (come Karl Marx) erano di religione ebraica, e quindi faceva gioco alla polizia dello Zar propagandare questo scenario e fomentare l’odio verso questa parte della popolazione.

 

Tuttavia, l’odio antisemita fomentato attraverso questo scritto non restò entro i confini dell’impero russo ma dilagò nel mondo come documento ritenuto reale e portando svariate tragiche conseguenze: Hitler ne parla nel Mein Kampf, l’Italia stessa negli anni venti ne pubblica 3/4 edizioni e pure Henry Ford ne finanzia personalmente la pubblicazione di migliaia di copie. 

 

In conclusione, è possibile dire che almeno in parte la Shoah stessa e le sue vittime derivano da questa distorsione del lavoro di Maurice Joly, un manifesto contro il potere assoluto che diventa il più clamoroso strumento di falsificazione in favore della tirannia della storia contemporanea.

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